Lo Shiatsu in famiglia
Che bello sarebbe potersi scambiare lo Shiatsu dentro le mura domestiche. Di solito si pensa allo Shiatsu come ad un trattamento che si riceve da mani esperte. E in parte può essere vero. Inizialmente ci deve essere una formazione da parte di un operatore Shiatsu o shiatsuka esperto ma in seguito, dopo aver imparato alcune regole di base, si può praticare ai propri famigliari.
Si può, oltre che portare beneficio, riacquisire quel con-tatto che molto spesso si perde. Solitamente sono le donne, le mamme che mantengono il contatto fisico con i propri figli prima da piccoli e poi quando crescono. Sarebbe giusto che anche i papà acquisiscano questa abitudine soprattutto per non negare mai, in futuro, un abbraccio ai figli cresciuti. Il contatto, da sempre, è sinonimo di sicurezza e tranquillità. Pensiamo a quanto può rasserenare un abbraccio o il tocco della mano. Quindi portiamo questa antica tradizione giapponese all'interno della famiglia, come se fosse un nuovo arrivato. Potrà portare beneficio alla coppia ed anche ai piccolini o più grandi. Non vuole essere nulla di miracoloso, ma una semplice pratica quotidiana o perlomene ordinaria, alla portata di tutti. Non c'è bisogno o necessità di metterci intenzione basta lasciar correre le mani dove si sente che il corpo chiama. Sboccerà un nuovo modo di comunicare: silenzioso ed unico. Si potrebbe iniziare con un semplice contatto, il contatto delle proprie mani con il corpo. Si potrà percepire come il corpo si rilassa o si irrigidisce in relazione alla pressione effettuata. Successivamente si potrà portare attenzione al respiro, a come cambia, si evolve. Può essere un gioco molto piacevole cercare di far risuonare i due respiri insieme, quello del "provetto" operatore e quello del ricevente. Notare come per magia che i due respiri si allineano come se qualcosa dentro noi fosse entrata in sintonia. Si potrebbe massaggiare le mani, o la testa ed il viso. Iniziare delicatamente la stimolazione con leggeri passaggi per rilassare e far capire al ricevente che si può abbandonare perchè è in buone mani. La schiena è un'altra parte del corpo che si presta bene alle pressioni. Si può lavorare con i palmi, le ginocchia, gli avambracci. L'importante è ....chiedere permesso. Stiamo entrando "energeticamente" nello spazio vitale altrui e come tale è qualcosa di sacro, da rispettare. "La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale della vita, non l'eccezione." (Buddha) |
"La case felici sono costruite con mattoni di pazienza."
(Harold E. Kohn)
(Harold E. Kohn)
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