La vera trasformazione di questo pianeta avverrà quando le persone comprenderanno il vero significato della morte fisica.
Comprenderanno cos'è davvero.
Quando sparirà la visione legata al melodramma e si attiverà la visione vera dell'esperienza.
È comprensibile e rispettabile il dolore legato al distacco fisico.
Ma non il dispiacersi del momentaneo concludersi del cammino terreno.
Sento troppo spesso dire:
"Poverino/poverina è morto/a"
Non lo è affatto.
Ha soltanto cambiato forma.
Quindi non c'è nessun motivo per dire questo.
La corretta interpretazione è dire: ha terminato ciò che doveva fare qui. O almeno per il momento.
E questo vale anche per gli animali.
Nessuno escluso.
È corretto aggiungere inoltre che ogni anima parte quando deve farlo.
Nulla è casuale.
Nulla è legato al caso o alla sfortuna o per colpa di ...
È stato scelto e deciso che abbandonasse il corpo in quel preciso momento, per motivi che per voi potrebbero essere incomprensibili.
O per motivi che non vi è dato sapere.
Ma c'è una motivazione ben precisa.
Una motivazione evolutiva che nulla ha a che fare con il dispiacersi.
Anzi.
Il fine è sempre positivo.
L'universo ha scopi di crescita, non di castigo.
Quello lasciamolo alle religioni, che hanno ben confezionato queste etichette di angoscia e dramma assolutamente inutili. Che esistono solo qui. In questo pianeta.
Solo qui la morte fisica viene vissuta in questo modo negativo.
Che poi il distacco fisico tra le dimensioni non è reale, è illusorio anch'esso.
Perché tutto cammina fianco a fianco, tra le varie frequenze di manifestazione, parallelamente.
Marika Moretto
(20/01/2023)
Comprenderanno cos'è davvero.
Quando sparirà la visione legata al melodramma e si attiverà la visione vera dell'esperienza.
È comprensibile e rispettabile il dolore legato al distacco fisico.
Ma non il dispiacersi del momentaneo concludersi del cammino terreno.
Sento troppo spesso dire:
"Poverino/poverina è morto/a"
Non lo è affatto.
Ha soltanto cambiato forma.
Quindi non c'è nessun motivo per dire questo.
La corretta interpretazione è dire: ha terminato ciò che doveva fare qui. O almeno per il momento.
E questo vale anche per gli animali.
Nessuno escluso.
È corretto aggiungere inoltre che ogni anima parte quando deve farlo.
Nulla è casuale.
Nulla è legato al caso o alla sfortuna o per colpa di ...
È stato scelto e deciso che abbandonasse il corpo in quel preciso momento, per motivi che per voi potrebbero essere incomprensibili.
O per motivi che non vi è dato sapere.
Ma c'è una motivazione ben precisa.
Una motivazione evolutiva che nulla ha a che fare con il dispiacersi.
Anzi.
Il fine è sempre positivo.
L'universo ha scopi di crescita, non di castigo.
Quello lasciamolo alle religioni, che hanno ben confezionato queste etichette di angoscia e dramma assolutamente inutili. Che esistono solo qui. In questo pianeta.
Solo qui la morte fisica viene vissuta in questo modo negativo.
Che poi il distacco fisico tra le dimensioni non è reale, è illusorio anch'esso.
Perché tutto cammina fianco a fianco, tra le varie frequenze di manifestazione, parallelamente.
Marika Moretto
(20/01/2023)