Energia Maschile e Femminile, usiamole entrambe.
(Ringrazio tutti voi, per le varie segnalazioni, per l'aiuto, riguardo al mio precedente post che ora non esiste più sul mio profilo, in quanto l'ho cancellato. Quel tipo di energia non doveva rimanere)
Vorrei spiegare che reagire non significa abbassare le proprie vibrazioni.
È il modo in cui si reagisce che fa la differenza.
Essere consapevoli non significa usare soltanto l'energia femminile: osservatrice, passiva, dolce, amorevole.
Per essere equilibrati bisogna usare anche l'energia maschile, che porta all'azione, alla forza, all'affermazione del potere personale, e alla difesa e tutela del nostro personale "spazio sacro".
Molto spesso, persone molto sensibili, mi chiedono cosa fare in certe situazioni ... io suggerisco appunto questo:
fare uscire "il fuoco", ovvero l'energia maschile.
Che è stata un po' dimenticata, perché lavorando spiritualmente abbiamo affinato soprattutto quella femminile.
Vi ricordo: che trovarci qui, significa integrare entrambe le qualità femminile/maschile:
osservazione/azione,
accoglienza/reazione ...
ed usarle quando serve.
C'è il momento di rimanere in silenzio e non fare nulla, e c'è il momento di fare qualcosa.
Non è mai tutto uguale.
Le situazioni non vanno affrontate nello stesso modo.
Questa frase "non ti curar di loro, guarda e passa" non è utile:
Potrebbe indurre all'indifferenza, all'apatia.
Io preferisco dire:
sono consapevole delle mie sfide,
e le guardo negli occhi.
Sappiate che io non mi offendo, non porto rancore, e di certo non provo odio per nessuno.
Posso arrabbiarmi, e la rabbia va bene.
È un emozione che induce all'azione.
Ma poi finisce lì.
Finisce sempre con il sorriso. Proprio come è iniziato.
Con serenità.
Posso sembrare dura, ma sono soltanto "forte" nella mia presenza.
Il mio pensiero è questo:
In alcuni casi il buio va abbracciato, in altri va affrontato.
Con veritá e lucidità.
Vi abbraccio
Marika Moretto
(18/04/2021)
(Ringrazio tutti voi, per le varie segnalazioni, per l'aiuto, riguardo al mio precedente post che ora non esiste più sul mio profilo, in quanto l'ho cancellato. Quel tipo di energia non doveva rimanere)
Vorrei spiegare che reagire non significa abbassare le proprie vibrazioni.
È il modo in cui si reagisce che fa la differenza.
Essere consapevoli non significa usare soltanto l'energia femminile: osservatrice, passiva, dolce, amorevole.
Per essere equilibrati bisogna usare anche l'energia maschile, che porta all'azione, alla forza, all'affermazione del potere personale, e alla difesa e tutela del nostro personale "spazio sacro".
Molto spesso, persone molto sensibili, mi chiedono cosa fare in certe situazioni ... io suggerisco appunto questo:
fare uscire "il fuoco", ovvero l'energia maschile.
Che è stata un po' dimenticata, perché lavorando spiritualmente abbiamo affinato soprattutto quella femminile.
Vi ricordo: che trovarci qui, significa integrare entrambe le qualità femminile/maschile:
osservazione/azione,
accoglienza/reazione ...
ed usarle quando serve.
C'è il momento di rimanere in silenzio e non fare nulla, e c'è il momento di fare qualcosa.
Non è mai tutto uguale.
Le situazioni non vanno affrontate nello stesso modo.
Questa frase "non ti curar di loro, guarda e passa" non è utile:
Potrebbe indurre all'indifferenza, all'apatia.
Io preferisco dire:
sono consapevole delle mie sfide,
e le guardo negli occhi.
Sappiate che io non mi offendo, non porto rancore, e di certo non provo odio per nessuno.
Posso arrabbiarmi, e la rabbia va bene.
È un emozione che induce all'azione.
Ma poi finisce lì.
Finisce sempre con il sorriso. Proprio come è iniziato.
Con serenità.
Posso sembrare dura, ma sono soltanto "forte" nella mia presenza.
Il mio pensiero è questo:
In alcuni casi il buio va abbracciato, in altri va affrontato.
Con veritá e lucidità.
Vi abbraccio
Marika Moretto
(18/04/2021)